30 gennaio 2012

L'Atteggiamento Osnoblotico

Riassumendo si è detto che
- l'Atiquifobia, la paura del fallimento, ovvero di fare cose sbagliate (in efficienza ed efficacia) ossia di essere degli incapaci, paura sostanzialmente etica
e
- l'Apatepofobia, la paura dell'Apateporia, ovvero di subire una crisi del sistema di valori ossia di pensare stupidaggini, paura sostanzialmente morale
sono tipiche degli stati mentali negativi e perdenti, segno di un disagio psichico che può arrivare alla depressione, il cosiddetto male del secolo.

L'essere umano, nella media, legittimamente aborrisce tali stati e cerca di evitarli utilizzando due gruppi di strategie:
- mettendosi in discussione e cambiando se stesso: area della Mutantropia, nelle due accezioni di Mutantropia dell'Etica, che reagisce all'Atiquifobia, e della Morale, che reagisce all'Apatepofobia
- irrigidendosi e cercando di cambiare l'ambiente circostante in senso più favorevole: area del controllo sociale cui appartiene l'Osnoblosi.

Ora... nessuno vuol mettere in dubbio il diritto di uomini liberi e mentalmente equilibrati ad accordarsi per dare bella forma ed efficienza al consesso umano, o società, il problema nasce con i cosiddetti "gruppi di potere" che, nel nome dell'auto-affermazione, impongono punti di vista interessati e parziali.

Si definisce quindi atteggiamento Osnoblotico quella tendenza, tanto di singoli quanto di gruppi umani, ad imporre come valori sociali delle falsità di cui hanno consapevolezza.  Senza di questa non si configura l'atteggiamento Osnoblotico, ma ci sarebbe semplice stupidità o illusione in buona fede.

Se ne deduce che nello stesso essere umano, specie se preda di forme più o meno gravi di Egonanismo, possano esserci elementi e atteggiamenti sia Mutantropici che Osnoblotici. Inoltre indice quasi certo di disinteresse, cioè di mancanza di Egonanismo, è l'assenza di atteggiamento Osnoblotico nel Mutantropo.

5 commenti:

  1. Fermi, o vi state contraddicendo o non vi seguo più! Se l'atteggiamento osnoblotico corrisponde all'influenzamento dell'ambiente, e la sua assenza è segno di mancanza di egonanismo, allora come me li giustificate i flippati della body modification? Non vogliono influire nel sociale ma sono egopatici a palla, no? O c'è differenza fra egopatia ed egonanismo?
    Ciao!

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    1. Bravo Alistair, ottima domanda! No, non crediamo che esista una particolare differenza fra egopatia ed egonanismo, anzi, forse quest'ultimo termine vuol solo sottolineare l'endemica normalità del primo.
      Ti ringrazio per questa domanda perché la body modification sarà una delle chiavi che ci permetteranno di affrontare la Mutantropia dal punto di vista dell'Arte Sinestetica, o comunque della sinestesia come chiave contemporanea alle eterne esigenze estetiche dell'uomo.
      Nel merito, tolti i casi di b.m. "a fini politici", se un essere umano si sente bene con se stesso grazie a orecchie da leopardo o denti da cinghiale, che male c'è? Liberissimo. Se è un gesto dell'ego forse non è esattamente egopatico, perché intimo e privato. Comunque non saprei, non sta a noi emettere giudizi, noi ci limitiamo a fornire categorie interpretative.
      Ma guarda un caso estremo di Mutantropia egonanista, come la cosiddetta "moglie del vampiro". Siamo certi che stia bene nella sua pelle? Non è che, PER CASO, la sua immagine pubblica sovradimensionata sia finalizzata ad un esclusivo vantaggio ambientale? Appare felice e fortunata, rinforzando i (tanti) ammiratori nella convinzione della bontà della sua scelta (la b.m.) e traendone ulteriori vantaggi. Vedi come l'atteggiamento osnoblotico si insinua subdolamente? :D
      Grazie, per favore commenta ancora!

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  2. Seee, ho capito, usate nomi strani per cose semplici! L'atteggiamento osnoblotico si chiama raccontar palle, e chi ne trae vantaggio si chiama paraculo! ;))

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    1. Buongiorno Paffy!
      Personalmente penso che un osnoblotico sia molto più che un paraculo o un mentitore, in realtà un osnoblotico è un uomo senza alcun tipo di empatia che si adatta alle convenzioni sociali pur di ottenere un esclusivo profitto personale.

      In quest'ottica puoi tranquillamente includere anche gli stupratori di gruppo che, all'interno del loro gruppo gerarchico, considerano socialmente corretto costringere con la forza un altro essere umano a subire violenza.

      Per l'uso dei "paroloni" invece non possiamo fare altrimenti visto che le categorizzazioni hanno tutti suffissi greci o latini.

      Grazie per il tuo intervento!

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    2. Cara Paffy, abbiamo ripensato alla risposta che ti abbiamo dato e ci siamo accorti che potrebbe essere ambigua, vorremmo quindi specificare un paio di punti.

      Quanto affermi è vero solo in parte, nel senso che quello osnoblotico è un sottogruppo di ciò che in termini legali si chiama "atteggiamento menzognero".

      Quest'ultimo comprende le bugie bianche, che tutti diciamo in ambito sociale (altrimenti rimarremmo soli), piuttosto che le vanterie dello spaccone o del vanitoso, i deliri del pazzo o le angosce del paranoico.

      L'atteggiamento è invece osnoblotico quando la menzogna è 1) grave (cioè superiore alle normali necessità sociali) e 2) finalizzata ad un vantaggio personale sull'ambiente circostante. Modalità senz'altro applicata da quello che tu chiami paraculo, o manipolatore, come dal cialtrone o dal truffatore oppure, oppure quello che fa più danni di tutti il politico.

      Ognuno con la propria modalità e il proprio stile, l'aggettivo "osnoblotico" è giusto una categoria-ombrello secondo noi ancora non teorizzata da nessuno, per quanto ad ora possa suonare un po' simile a "malevolo".

      Nel prossimo post chiariremo che un osnoblotico "puro", al contrario del truffatore, non necessariamente vuole il male della sua "vittima", ma sicuramente cerca un vantaggio miope ed egonanista. Insomma non è necessariamente cattivo, basta che sia stupido o pigro.

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