30 novembre 2011

Mutantropologia

Ma bisogna pur dare un valore alle parole che si usano, bisogna pur dare dei parametri di confronto per i concetti che si esprimono se si vuole innescare la discussione.

La mutantropologia è quella branca dell’antropologia che oggi studia consapevolmente i cambiamenti mutantropici dell’umanità.

I cambiamenti nell’uomo possono essere di due tipi: naturali e culturali.

I primi si distinguono in a) cambiamenti genetici (fasi ormonali della crescita, sviluppo spontaneo di potenzialità latenti, sindromi d’origine genetica etc) ovvero previsti dal dna individuale, e b) imposti naturalmente (da cause esterne come: incidenti, traumi, aggressioni).

I secondi, quelli culturali, si distinguono in a) socialmente imposti (es. circoncisione, taglio di capelli, posture etc), e b) mutantropici, ovvero guidati da uno stato di coscienza “evolutivo”, cioè dal “desiderio” dell’uomo di migliorare sé stesso. Esiste una categoria residuale, c) l’autolesionismo degenerativo.

Tuttavia ogni cambiamento umano può essere elaborato dalla coscienza, divenendo fase di un cambiamento più generale, ed assumere quindi una valenza mutantropica. Sono questi i cambiamenti cosiddetti mutantrogenici, ovvero di origine naturale o culturalmente imposta, ma con effetti mutantropici e quindi oggetto di studio della mutantropologia.

I cambiamenti umani possono quindi essere o mutantropici o potenzialmente mutantrogenici.

La differenza fra un cambiamento potenzialmente mutantrogenico e uno effettivamente tale risiede esclusivamente nello stato di coscienza, cioè nella capacità di elaborazione, di chi lo vive.

28 novembre 2011

Compito

Stasera abbiamo un compito non facile, dobbiamo iniziare e per iniziare vogliamo raccontarvi che cosa ci è successo.

Per tutta la nostra vita ci siamo fatti domande. Domande a cui si ottenevano solo altre domande e a cui spesso le soluzioni proposte parevano inadeguate.

L’essere curiosi nella vita porta ad incontrare persone, cose e discipline di pensiero anche poco frequentate e col tempo abbiamo compreso che ciò che tutti conosciamo - e tutti accettiamo come paradigma scientifico, sociale ed etico - non sempre corrisponde a verità, o per lo meno non corrisponde a ciò che accade realmente.

La coerenza è necessaria nella vita così come nelle discipline scientifiche, ma se il ragionamento coerente dirotta verso nuove prospettive è necessario esplorarle e - con gli stessi metodi tecnici a cui siamo giunti ai paradigmi accettati e ora contestati - confrontarle.

Se il dubbio è confermato, esso è anche moltiplicato e a questo punto ogni categoria interpretativa, seppur considerata complessa e ancora infruttuosa, diventa un mezzo per poter esplorare nuove e antiche connessioni con differenti occhi.

Con l'aiuto di sincronicità e sinestetica, la dialettica osnoblotico-mutantropica preserva tanto da apateporie quanto da atiquifobie, nondimeno non garantisce dall’insorgere di fenomeni egonanistici.

Queste alcune delle nuove parole nate a definire, così come la fisica quantistica, antiche ed eterne leggi che sempre un nuovo nome incarnano.

Il Nome che come tale può esser preso, nome eterno non è.

27 novembre 2011

Provocazione

Questo blog nasce con l'intento preciso di provocarvi per ottenere delle risposte.

Ci sono persone nel mondo che si fanno domande.

Molte domande.

A queste domande qualche volta viene offerta una risposta soddisfacente, altre volte invece la risposta che si rivela alla nostra comprensione è misteriosa, ambigua ed inquietante.

Sincronicamente e ciclicamente sempre la stessa, come la sfaccettatura di una verità più complessa che trova sempre strane, fantasiose e poliedriche vie per rivelarsi.

A questa verità sono stati assegnati molti nomi, molti strati di possibili variazioni, molte deduzioni e speculazioni astratte, molta, tanta, tantissima fantasia.

E anche molta, tanta, tantissima paura - Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante la tua scienza possa mai sognarne - un salto nell'ignoto, nello spazio di un sistema complesso in espansione.

Di questo vorremmo parlare e con questo vorremmo provocarvi verso riflessioni più estese dei paradigmi sociali, scientifici e personali che viviamo.

 E vi saremo grati per questo.