26 luglio 2012

Vacanze

Il gruppo dei TechoSinestesici se ne va in vacanza per un po', ma se avete domande o volete scriverci uno di noi in giro pronto a rispondervi ci sarà sempre.

Passate una bella estate essendo il mutantropo che desiderate essere, buon divertimento a tutti!

:D Gruppo SinesThesys


15 luglio 2012

Sinestesia Musicale

Simpatico esempio di serata sinestetica in ambito scientifico. L'informazione data, cioè la musica, crea schemi neuronali comuni nei quali si innestano potenzialità sinestesiche.

Questo video dimostra che, come i simboli, anche la musica è in grado di essere intuita a tutti i livelli immediatamente.

Technesya Channel

8 luglio 2012

Apateporia della Settimana: Ops! Formigoni non è vergine

Nella sua più recente comunicazione, Beppe Grillo ha adombrato un'ipotesi inquietante: Roberto Formigoni non sarebbe vergine, come invece ha più volte dichiarato, anzi avrebbe perso la verginità in modo singolarmente cruento. Si consoli, se possibile, purtroppo pare che non sia il solo.

Inquietante non si sa bene per chi, dal momento che lo sapevamo già tutti (
se mai ci fosse interessato) tranne forse quelli che lo votano. Probabilmente questo suo stato ha rappresentato un discrimine che l'ha reso degno agli occhi dei suoi elettori i quali, di fronte a una tale apateporia (laddove confermato il fatto), se corenti da oggi in poi non dovrebbero votarlo più. Evidentemente non sono bastati:
- Strani casi di inquinamento in Lombardia fra cui la discarica di Cerro Maggiore, da cui ne è uscito pulito fino a un certo punto.
- L'ineleggibilità per un IV mandato ignorata clamorosamente.
- L'aver falsificato firme per permettere alla ruffiana del presidente del consiglio di entrare nel consiglio regionale.
- Inchiesta P3 come ciliegina nel kirsch.
- I viaggi pagati e l'inchiesta sulla sanità con tanto di distrazione di fondi fantamiliardari, pagamenti illeciti e chi più ne ha più ne metta.
- La giunta più dimissionaria e corrotta, su uno dei consigli regionali più indagati del dopoguerra.
- La costruzione di quel mostro archifaraonico di Palazzo Lombardia, aggravato dalla distruzione del bosco di Gioia.

Ci permetteremmo di consigliare all'uomo Roberto Formigoni un atto mutantropico evolutivo: dimettersi ed ammettere le proprie responsabilità. Così, un gesto deosnoblotico per mettere a tacere le malelingue e rinforzarsi nel cuore del proprio elettorato certamente deluso e perplesso. 

Laddove lo trovasse difficile, lo pregheremmo di contattarci. Sarà nostra premura sottoporlo a una sessione di Sinestesi che, ne siamo certi, favorirebbe quel processo mutantrogenico di cui ha tanto bisogno...

2 luglio 2012

Il Vacuum dell'Arte Sinestetica

Oggi diamo una rapida occhiata alle proposte che ci circondano di arte sedicente sinestetica. Vorremmo evidenziarne la pochezza e di innovazione (l'unico fine che sembra avere l'arte oggi) e di capacità di incisione nella società, quando non nell'animo umano. Detto questo, qualcuno potrebbe considerarla buona arte e talvolta non senza ragioni.

La più assurda ci è sembrata la proposta di Mark Barrow, Synaesthesia, debitamente promossa da Zero, galleria e rivista. Vero è che un lavoro su telaio assume un valore simbolico potente, se non altro per le metafore evocabili nel vissuto di ognuno. A parer nostro bellissime l'idea e la realizzazione, allestimento compreso, davvero suggestivo nell'isolare le opere in un vuoto, un vacuum (anche semiotico) appunto.  
Il punto è che o qualunque forma d'arte può dirsi/definirsi sinestetica, oppure dobbiamo tornare alla definizione originale di sinestetica come esperienza possibile dall'arte multimediale. Come sembra evidente, oltre che logico, solo l'arte che trasmette su più canali / a più sensi, laddove avesse tali fini, può definirsi sinestetica. Le belle opere di Barrow, con tutto il bene che se ne può dire (o meno), sono impietosamente monosensoriali.

Più audace (e a fuoco in questo senso) ci è sembrato Michael Heizer che, con la sua costosa e inquietante installazione Levitated Mass, ha creato un'opera veramente in grado di evocare altri sensi, oltre a quello visivo che in foto appare essere l'unico. Soprattutto il senso di oppressione, il brivido che dà passare sotto 340 tonnellate di roccia sospese da mura di cemento che in quel momento ti auguri fatte a regola d'arte.
Certo, non è Sinestesi: manca la collaborazione fra più artisti. Nondimeno viene evocato uno dei simboli più longevi e potenti d'ogni civiltà umana, quindi un vero archetipo: la massa di roccia, di materia, la montagna. Eppure... di che montagna si tratta, di quella del viaggio? di quella dell'elevazione? No, di quella che potrebbe schiacciarti e ucciderti.
Nei nostri post abbiamo riassunto schematicamente le principali paure in Atiqiofobie e Apatepofobie. Il loro evocarle come unico fine comunicativo dell'opera, o suo principale, abbiam detto essere tipico dell'artigianato a fini osnoblotici. Ne segue che forse l'archetipo evocato dal sassòne richiama solo la massività dell'ego dell'artista, il quale davvero lo ha rappresentato per discutibili fini.
 
Una interessante coincidenza, secondo il nostro modestissimo ma autorevole parere ;), c'è stata con Wave of Matter di Tommi Grönlund e Petteri Nisunen, inconsapevoli (a quanto ci risulta) ricercatori di Sinestesi nella loro poetica. E' arte multimediale, suono e movimento, e magari leggero spostamento d'aria se fruita da molto vicino. L'ego se lo palleggiano due artisti, i quali evocano un archetipo connesso alla simbologia dell'acqua, del suo moto e in qualche modo del mare primordiale.
Eppure secondo noi non è una sinestesopera, nemmeno inconsapevole, per quanto avendone i crismi non escludiamo che possa produrre effetti sinestesici. Nell'allestimento visibile sembra più un giocattolo, un accrocchio meccanico finalizzato a sorprendere per il modo in cui raggiunge l'effetto e a deliziare/ipnotizzare con l'ascolto di quest'ultimo. Non si capisce se è mancata la comprensione profonda dell'archetipo oppure se è solo colpa del modo di fruizione proposto. Che a sua volta non si capisce se allestito da un incaricato non culturalmente adatto allo scopo o subdolamente finalizzato a non far passare sensi e significati "scomodi" dell'opera (la buona vecchia Osnoblosi). 

Proviamo a immaginarcela in un luogo simbolico e le sue possibilità significanti aumentano fino al capogiro.

E quindi?
Eh, petita non richiesta, escusatio manifesta ;D