L’autolesionismo (body modification) non ha una valenza mutantropica intrinseca. Se avviene con intenti di affermazione, per esempio una prova di coraggio, è considerato mutantropico, ma se invece si tratta di auto-inflizione di punizione (data dai più disparati casi di disagio psichico), si ha invece a che fare con un gesto anti-mutantropico, prima definito come autolesionismo degenerativo.
L’assunzione di sostanze stupefacenti rappresenta un caso particolare: inizialmente conferma l’individuo nel suo ambiente, e quindi ha effetti mutantropici, ma successivamente, col degradarsi dello stato fisico del fruitore (più cosciente di quanto non si creda), diviene un’assuefazione antimutantropica, guidata cioè da una scorretta ricerca di estasi.
Il raggiungimento di uno stato d’estasi fine a se stesso ha effetti antimutantropici di cristallizzazione. D'altro canto l'appagamento del corpo, ovvero dei sensi, è da sempre una delle principali molle d'azione nell'uomo. Il buon vecchio Sigmund docet, seppur con tutte le sue esagerazioni.
L'appagamento del corpo, ovvero dei sensi, è probabilmente la pietra angolare di quel fenomeno che definiremo nel post successivo "egonanismo".
Scusate, eh? Ma cosa intendete con "valenza mutantropica"? Cercate di assegnare all'atto (in questo caso autolesionistico) una valenza intrinseca ad esso connaturata? Oppure, come mi sembra di capire, il vostro è un tentativo di spostare l'attenzione sulle intenzioni di ogni atto, differenziandolo da altri anche identici? Cioè autofustigarsi durante una Passione di Cristo paesana ha "valenza mutantropica" o è un gesto da pirla?
RispondiEliminaCaro Lino, bella domanda, benvenuto!
RispondiEliminaBeh, noi non ci permetteremmo mai di dire che qualcuno ha fatto un "gesto da pirla" nell'adempimento della sua fede, per quanto la possiamo trovare aberrante (o almeno prima che intervengano fattispecie penali).
Inoltre sì, può far ridere o provocare ripugnanza, ma chi si autofustiga durante una rappresentazione paesana della Passione fa un atto mutantropico. Cioè cambia, in questo caso si ferisce, in cambio del vantaggio dato dall'approvazione sociale.
O forse no, forse lo fa per ottemperare ad un bisogno di fede, nondimeno lui ne avrebbe una percezione di "vantaggio".
Evitiamo però un equivoco: non tutti i gesti mutantropici sono autolesionisti, anzi! Il post è focalizzato su questi, ma sono una percentuale piuttosto bassa nella galassia della mutantropia.
Che dire, ad es., della signorina cornutina della nostra immagine?
La foto della vostra immagine è molto bella, un mutantropo con la faccia d'angelo che però ha due corna rossa, evocazione di un demone o di un essere differente.
RispondiEliminaDa quello che mi sembra di capire la tesi sostenuta è che il cambiamento del corpo sia ricerca d'altro, di qualcosa di più profondo, che però si manifesta in un cambiamento esteriore e non interiore. E' una tesi interessante.