Stasera abbiamo un compito non facile, dobbiamo iniziare e per iniziare vogliamo raccontarvi che cosa ci è successo.
Per tutta la nostra vita ci siamo fatti domande. Domande a cui si ottenevano solo altre domande e a cui spesso le soluzioni proposte parevano inadeguate.
L’essere curiosi nella vita porta ad incontrare persone, cose e discipline di pensiero anche poco frequentate e col tempo abbiamo compreso che ciò che tutti conosciamo - e tutti accettiamo come paradigma scientifico, sociale ed etico - non sempre corrisponde a verità, o per lo meno non corrisponde a ciò che accade realmente.
La coerenza è necessaria nella vita così come nelle discipline scientifiche, ma se il ragionamento coerente dirotta verso nuove prospettive è necessario esplorarle e - con gli stessi metodi tecnici a cui siamo giunti ai paradigmi accettati e ora contestati - confrontarle.
Se il dubbio è confermato, esso è anche moltiplicato e a questo punto ogni categoria interpretativa, seppur considerata complessa e ancora infruttuosa, diventa un mezzo per poter esplorare nuove e antiche connessioni con differenti occhi.
Con l'aiuto di sincronicità e sinestetica, la dialettica osnoblotico-mutantropica preserva tanto da apateporie quanto da atiquifobie, nondimeno non garantisce dall’insorgere di fenomeni egonanistici.
Queste alcune delle nuove parole nate a definire, così come la fisica quantistica, antiche ed eterne leggi che sempre un nuovo nome incarnano.
Il Nome che come tale può esser preso, nome eterno non è.
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