3 maggio 2015

Risposta aperta ad Aldo Grasso


Aldo caro, se così possiamo chiamarti, perché come tutti i personaggi pubblici di una certa importanza puoi risultare caro o inviso. A noi sei caro perché tra i pochissimi che ancora stimolano il pensiero, il ragionamento, occasionalmente ADDIRITTURA contro il conformismo dilagante, compito ancor più meritevole se contestualizzato all'ambito televisivo di cui abitualmente scrivi. E ha particolarmente attirato la nostra attenzione il tuo articolo sugli insulti a Gianni Morandi, non perché apprezziamo il cantante (anzi tutt'altro: secondo noi è stato tra le migliaia di responsabili del conformismo di cui sopra), ma perché affermi cose giustissime e condivisibili: la carica di frustrazione accumulata dalla nostra cittadinanza dolente, unita alla facilità d'uso dei social network e alla pressione psicologica creata dal conformismo testé ricordato, innaffiato di abbondanti dosi di osnoblosi, è l'innesco del deteriore fenomeno dell'insulto a spruzzo, di quello che tu giustamente definisci "ordalia della rete", e il da te citato Giampiero Mughini "aggressione ossessiva e cannibalica" (non si dovrebbe dire "cannibalesca"? Va beh...).

Eventualità negativa, inaccettabile, perché come correttamente da te sottolineato rispetto all'attricetta inetta Tea Falco, "se sono passabili i sarcasmi sul suo modo di recitare, intollerabile è il linciaggio". Eppure, caro Aldo, per quanto condivisibile e opportuna, questa tua analisi non basta. E non basta non perché non descriva bene un fenomeno già sufficientemente sotto gli occhi di tutti perché ne siano necessarie ulteriori analisi, ma perché - a parer nostro - paradossalmente non ne giustifica... la sua assenza! Che noi con altri chiamiamo osnoblosi (o truthiness)

Sì Aldo, la sua assenza, paradossale in questa sede, specie dopo il tuo articolo. L'assenza di un insulto giusto e doveroso nei confronti di fenomeni deteriori che provengono proprio dall'ambiente di cui tu e i tuoi colleghi scrivete. Perché se è ingiusto stigmatizzare un'idea comunque discutibile (come tutte le idee), dovrebbe essere doveroso insultare chi spande veleni culturali che poco a poco avvelenano le coscienze e istupidiscono la massa. E secondo noi i due fenomeni, per quanto non strettamente connessi da un nesso causale, sono comunque intrecciati. Ovvero non può che sembrarci almeno una singolare coincidenza il fatto che, laddove un popolo venga mantenuto nella falsità e nell'ignoranza, laddove venga appagato nelle emotività più becere e nei più elementari bisogni di pancia, sia poi con questa stessa pancia che giudica ed insulta.

Perché caro Aldo nessuno scrive del fatto che, sebbene abbia avuto una certa importanza per una generazione che guardava al nuovo negli anni 60, schiacciata dai vecchiumi nazional-popolari alla Beniamino Gigli, il buon Gianni Morandi negli ultimi 40 anni non ha fatto una canzone degna di nota fosse una? E comunque una canzone degna di nota non farebbe un artista, bensì giusto un cantantucolo fortunato alla Marco Ferradini, per intenderci. E per fare altri esempi, perché nessuno afferma chiaramente che, per quanto rispecchi la cultura media della bassa padana soprattutto nei suoi aspetti piccoloborghesi, Ligabue NON è un "grande artista" bensì uno dei più mediocri parolieri del dopoguerra, oltre che musicalmente uno dei tanti plagiari "alla Zucchero"? O, altro esempio, perché nessuno ha il coraggio di dire finalmente che, per quanto capace di gradevoli rime baciate e filastrocche orecchiabili, Jovanotti è un artista assolutamente minore? A 30 anni dimostrava lo stato di coscienza di un ragazzotto di medio talento, rivelando quindi un certo ritardo mentale, eppure quello fu il suo picco mai superato nemmeno oggi alla soglia dei 50... E questo per non ripeterci su Morgan, sbandierato come grande intellettuale, di cui tra l'altro avemmo modo di apprezzare la sua affermazione deosnoblotica su un Vasco Rossi che non ha avuto più nulla da dire da almeno 1/4 di secolo, ma che ha continuato a farlo in modo sempre più ripetitivo, manieristico e irritante. Morgan ovviamente su questa sua giusta affermazione è stato stigmatizzato, e non a caso, ma perché?

Perché tutto ciò si chiama osnoblosi: la falsità condivisa per percezione collettivizzata di convenienza. Perché così l'industria culturale funziona, la macchina dello spettacolo funziona e tutti abbiamo i nostri anestetici quotidiani che ci sostengono nel sopportare le difficoltà della vita. Però, per quanto le masse siano rese idiote e mantenute nella più bieca ignoranza da quest'allegro macchinone, il cervello non è totalmente spento e in qualche modo, come da lontano, gli schemi neuronali si rendono conto di essere presi in giro. Anche da questo, secondo noi, nasce la rabbia di pancia che poi si sfoga sulle idee di personaggi pubblici, perché in fondo un "artista", ci si perdonino le virgolette, è pur sempre un responsabile culturale della sua epoca e una cultura non condivisa crea tensioni. Ma il punto è: viene negato il dibattito sulle doti estetiche? Queste vengono imposte come assolute ed indiscutibili, al di là di ogni evidenza? Beh, a questo punto certuni a mancanza di rispetto rispondono con mancanza di rispetto. 

Ecco caro Aldo, questo vorremmo dirti. Bene fai a moralizzare, ad additare la violenza mediatica da social e la vigliaccheria di chi si nasconde dietro un post per vomitare insulti. Ma altrettanto bene faresti, tu che puoi (e in piccola parte già fai), a bacchettare i media radiofonici e televisivi per il poco rispetto che dimostrano verso la loro audience. Perché capiamo che anche loro debbano guadagnare, capiamo che tengano famiglia e l'industria culturale paghi bene, ma se non sono nemmeno le reti pubbliche a diffondere consapevolezza, discernimento e coscienza critica, insomma se anche loro come le reti commerciali seminano vento... allora non stupiamoci della tempesta che costatiamo ogni giorno intorno a noi. 

9 commenti:

  1. Oooh, e ci voleva adesso una bella pioggia di merda anche su Gianni Morandi e altri artisti nazionali di grande successo! Possibile che non vi vada mai bene niente? Possibile che non siate in grado di esprimere un giudizio positivo? In nome di cosa vi credete superiori ai milioni di fan che questi artisti possono vantare?

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    1. Beh, per fortuna che qualcuno è arrivato a dire a noi che abbiamo un caratteraccio! Caro anonimo ancorché vigliacchetto, per favore rispondi a questa domanda: ti sembra che online o sui giornali manchino recensioni positive? E ti sembra che l'arte stia procedendo nella direzione giusta?
      Vedi, caro, al di là del fatto che il nostro blog è pieno di buone recensioni (vedi la Vallega o le attività dello Zam), chi come te non capisce la nostra linea editoriale semplicemente ci vorrebbe omologati al (nauseabondo) buonismo che ci circonda. Senza capire che è solo col possesso di categorie culturali profonde e stabili che si acquisisce discernimento. Ovvero, per usare le parole di Paracelso, "al farmacista la conoscenza del veleno conviene più di quella del rimedio".
      Comunque va bene! Un esempio positivo vuoi? E un esempio positivo avrai! Per quanto... non sappiamo in quanti alla fine lo chiamerebbero veramente... "positivo" >:)

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  2. Infatti, grazie per fare questo lavoro. Che in realtà non è vero che non fa nessuno, basta fare una ricerca per "Ligabue merda" e ne vengono di risultati. Però tutti spontanei, di forum o gruppetti come il vostro. Manca veramente una presa di posizione forte da parte di testate istituzionali, che invece sono svergognatamente servili nei confronti dei comunicati stampa della grande industria.
    Grazie per esserci ma onore a Gianni Morandi, che ha assunto una posizione scomoda e coraggiosa!

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  3. Scusa, degno di nota ma da parte di chi? tua per caso? ma chi ti credi d'essere? la verità in tasca? fai solo ridere perchè sei un frustrato come tanti e si capisce.

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    1. Per favore, anonimo, sii più rispettoso delle opinioni altrui o verrai bannato e segnalato. Ripetiamo che qui i commenti critici sono più che benvenuti, ma devono essere argomentati con intelligenza. Se ti manca non è colpa tua, per carità, ma per favore fai a meno.

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  4. Eh ehe eh... su Zucchero e Ferradini però quelle cose sono state abbondantemente detto. Vero è che nessuno, ma NESSUNO parla mai male di Morandi (musicalmente parlando), di Ligabe o di Jovanotti. E di Vasco ha osato solo Morgan.
    Però la differenza fra lui e tutti gli altri è che per circa 10 anni, dal 78 all'88, Vasco Rossi è stato un artista epocale, grandioso, in grado di cambiare la storia della musica nostrana :D

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  5. Secondo me gli artisti citati sono così mediocri perché inconsapevoli della vita, ovvero della morte, ovvero ancora di quell'esempio di mutantropia estrema che è il suicidio. La mia ipotesi si inserisce nell’ambito del celebre modello stress-vulnerabilità, una teoria esplicativa della patogenesi dei disturbi mentali, secondo la quale in alcune persone l’effetto combinato della vulnerabilità genetica e di fattori stressanti supera la soglia di adattamento bio-psico-sociale e favorisce la comparsa dei sintomi del disturbo mentale a cui la persona è vulnerabile (Zubin et al., 1992). Risulta dal testo anche un verosimile problema con la famiglia di origine, dove il padre si dispera per l’accaduto, mentre la mandre mostra una reazione più distaccata “e lui che piange, la madre è una donna forte, scappare da lei riuscì solo con la morte, scappare da lei riuscì solo con la morte” cantava Claudio Lolli, autore di ben altra consapevolezza.
    Sembra quindi che in questo caso non si tratti di un suicidio indotto da episodi di nonnismo, come talvolta si legge nelle cronache, o da “metodo del tenente Hartman” (come si vede in Full Metal Jacket di Stanley Kubrick), ma di un disagio mentale comunque preesistente. Recenti studi sottolineano come sia importante la prevenzione e il trattamento del disagio psichico nelle forze armate, che in certi contesti (ad esempio negli Stati Uniti) hanno tassi di suicidio superiori alla popolazione civile.
    Siete d'accordo?

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  6. Avete proprio ragione, ragazzi: quando un artista mediocre diventa maître a penser nascono ogni sorta di aberrazioni http://www.huffingtonpost.it/2015/06/03/jovanotti-lavoro-gratis_n_7502206.html

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  7. Quasi di sfuggita giusto segnaliamo questo goffo tentativo di "mostrare il volto inquietante dei social network" http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/07/03/fai-schifo-si-toglie-trucco-per-mostrare-volto-inquietante-dei-social-network/391154/
    In realtà anche questa brufolosa ragazza dimostra un'autostima forse sopra le righe e sfrutta tutti i più beceri artifici retorici emotivi, dal pianoforte straziante fino alla lacrimuccia ostentata, per giustificare le sue tecniche da mutaspetto esteriore. Che livelli veramente bassi, ragazzi!

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