15 marzo 2014

Del Mutantropo Frustrato, un altro caso di egonanismo fragile


Sulla notizia del Mauro Floriani puttaniere pedofilo (abitudine sdoganata da un ex primo ministro oggi stranamente pregiudicato) si fa tanto gossip voyeuristico ma non si dice una delle cose più importanti: trattasi di frustrazione di Mutantropo. Nel nostro post sulla Mutantropologia si diceva che fra i cambiamenti culturali non mutantropici, cioè non realizzati dal soggetto ai fini di un vantaggio, ci sono anche quelli socialmente imposti. Il buon Mauro è stato una fiamma gialla di successo, bello, di destra, collaboratore di Di Pietro. La moglie-virago lo costrinse a un mestiere più casalingo, meno potenzialmente nomade, facendolo diventare dirigente alle Ferrovie.

Roba da spararsi, e per due motivi: lavorare alle Ferrovie ma anche aver sposato una piantagrane simile. 
Di che tipo di cambiamento si è trattato? I casi sono due: 
1) o socialmente imposto, ovvero Mauro è tanto soggiogato dalla bella e volitiva Alessandra fino ad accettare di tutto, dal buttarsi nel proverbiale pozzo in poi
2) oppure almeno in minima parte mutantropico, cioè fatto di sua volontà per percezione di vantaggio. In questo caso è (o almeno sembra) più conformista che egotico, ovvero frutto dell'idea di un altro. 

L'idea di un altro, la visione di un altro, l'esserne prigionieri, dominati come bambini. Basta l'assenza di un sistema di valori minimo-decente - nel senso di non ipocrita, di profondamente radicato - ed ecco un ego frustrato, un caso borghese del già citato egonanismo fragile. Ai limiti del patologico, perché se è vero come è vero che il minore non ti mette in discussione (al contrario della virago di poc'anzi) e in qualche modo lo domini, è altrettanto vero che lo stesso accade con la prostituta: pagando si può acquistare qualunque sottomissione. Eppure non sufficiente. O forse non reale quanto quella biologicamente certa, a proposito di centri neuronali, del rapporto col minore. Nel tempo della realtà virtuale e del cyber-sex, si impone la necessità di un dominio reale, fisico e animale. E l'ometto ridotto a infante diventa finalmente un vincente, ovviamente con un altro infante. 

Da questa triste vicenda si imparano tante cose:
- innanzitutto che perseguire ricchezze e status symbol conformisti porta a imprigionamenti e frustrazione
- che sposare la Mussolini è veramente da pirla (e chissà perché questa morale sarà più condivisa della precedente ;)
- ma ancor più da pirla è accettare la proiezione dell'altro su di sé, per di più deresponsabilizzandosi
Ma si dirà: non è vero! I due hanno condiviso una weltanschauung! Risposta: ma che minkia dici? che la Mussolini nemmeno lo sa dire ueltansciauns! ;D
Va bene, battute a parte... Quella famiglia si è presa un'apateporia non da ridere, per la quale le siamo solidali e vicini. Lui certamente sarà messo a confronto con se stesso e che tipo di uomo è arrivato ad essere (tra l'altro pubblicamente!). Però ammettiamo che sia molto divertente l'episodio dell'excusatio non petita, cioè l'essere andato dai carabinieri per dichiararsi innocente.

Ma anche Alessandra qualcosa da capire ce l'ha. Buone e giuste le sue battaglie contro una prostituzione illegale e clandestina, ricettacolo di criminalità, violenza ed evasione fiscale. Ma il fenomeno della prostituzione è già di per sé segno di qualcosa che non funziona in una società che, al contrario di quella dell'immediato dopoguerra, gode del post-68 e della liberazione sessuale. Segno di una disgregazione dei rapporti umani, di un disagio relazionale non indifferente: dopotutto Floriani è bello e ricco, poteva avere (e forse pure ha) pletore di normalissime amanti. Un uomo disumanizzato fors'anche perché trattato quasi fosse un cespite da una la cui autostima o il senso di controllo supera quello del rispetto dello stato di coscienza dell'altro. Certo, parliamo di un uomo debole, si diceva vittima di egonanismo fragile, ma per forza è così, sennò cara Alessandra non riuscivi a dominarlo in quel modo.

Ma se in tipi psicologici simili, che tu hai sposato, la frustrazione crea effetti tali, allora cara Alessandra con le tue lotte combatti i segni esteriori di una situazione che col tuo carattere contribuisci a creare, e pure in casa. E pure senza saperlo, perché di questa logica sei parte integrante. 

Di che religione sei? Credi nel karma? :)

15 commenti:

  1. Bell'articolo, molto divertente. Solo non si capisce quale sia la differenza "morale" fra i due cambiamenti. Se fosse solo socialmente imposto lui sarebbe meno responsabile? La colpa ricadrebbe tutta su Alessandra? Il fatto che lui sia una cacca senza vergogna che si fa le bambine non conta nulla?

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  2. Sì, è vero... con queste accuse alla Mussolini (attenti alla denuncia) sembra che volete giustificare lui! Se lei lo trattava male vuol dire che a lui andava bene, no? Se no non se la sposava...

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  3. Sempre col dito puntato. Questo blog è una continua delusione. Sembrate dei maestrini. Beati voi che vivete di scandali.

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  4. Buongiorno a tutti, ebbene sì, vi amiamo anche noi! ;)

    @ Ernesto: non sei un campione di filosofia morale, eh? ;p Insomma che differenza c'è fra un cambiamento socialmente imposto ed uno mutantropico? La stessa che c'è fra uno zerbino e un idiota: almeno il secondo una vaga decisione l'ha presa. E nello stabilire le responsabilità la volontà è tutto, pensa alla differenza fra l'omicidio colposo e il premeditato. In effetti il post, proprio per evitare facili deresponsabilizzazioni, presuppone l'ipotesi 2, se no il sig. Floriani non sarebbe incolpabile di nulla.

    @ Rosa: ma tu sei la stessa Rosa Selvaggia che ha risposto ai fan di Sorrentino? (Rosario, eh? ora ne va di moda un altro ;) Quella dello studio di psicologia? E non sai che i fenomeni hanno origini complesse, sono concatenati da concause (dov'è più il link all'entanglement quantistico?) e appioppare tutte le responsabilità a una sola è spesso quantomeno semplicistico? Non ti preoccupare: al Floriani il codice penale italiano non lascerà scampo. Ma noi che dei fenomeni indaghiamo le cause mutantropiche, quindi psicologiche, possiamo accontentarci?

    @ Anonimo: diceva un antico detto: "prima di aprir bocca controllare che il cervello sia collegato". Nondimeno ti ringraziamo, perché ci dai modo di chiarire un paio di concetti:
    - forse non l'hai mai letto ma il blog parla di Sinestesi, arte che porta alla Mutantropia evolutiva, a sua volta osteggiata dall'osnoblosi e dall'apatepofobia
    - purtroppo (o per fortuna) si sono rivelati concetti più complessi del previsto, per questo la redazione ha pensato a casi esemplificativi tratti dalla cronaca e dal costume
    - non è colpa nostra se ormai l'epoca dà quasi sempre esempi patetici o vergognosi, noi ci impegnamo però a segnalare anche quelli positivi: vedi ultimo post o quello su Mandela, ecc
    - questo perché Mutantropia è cambiamento in percezione di vantaggio, che in fondo è etica, quindi morale (cosa è vantaggio? cosa è permesso e cosa no?), per questo sbeffeggiamo chi applica una morale tutta sua
    - per questo ci distinguiamo dal buonismo conformista imperante o, peggio, dal facile giustizialismo forcaiolo non meno ingiusto. Noi diamo esempi di come dovrebbe comportarsi colui che vuole evolvere e lo giustifichiamo con un sistema di valori chiaramente esposto.
    Se non lo condividi vai altrove: la rete è piena di ovvietà a buon mercato. Se invece vuoi affrontare un discorso serio, anche in modo critico, resta pure con noi ma per favore informati e argomenta le tue obiezioni. Nota infatti come ciò che hai scritto sia di segno opposto rispetto a quanto fatto dai due precedenti lettori, uno che ci segue da un po', l'altro più recente. Loro infatti ci accusano di indulgenza verso un chiaro colpevole, tu di avere "il dito puntato". Insomma per tua stessa ammissione guardi il dito e non la luna, atteggiamento tipico di chi? :D

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    1. Non ho capito, quindi? E' lecito giudicare le persone, in barba a Matteo 7,1-5?

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    2. Ma... caro Volontario, persona che conosciamo come intelligente e sensibile, proprio perché ci conosci come fai a fare una domanda simile?
      Innanzitutto è vero, affrontiamo temi che sfiorano tradizioni sacre e trascendenza, ma l'approccio del blog è assolutamente laico. Nel senso che ci sembra un po' fuori luogo il tuo, peraltro condivisibilissimo, riferimento evangelico.
      E poi mai e poi mai ci siamo permessi di giudicare chicchessia, men che meno persone. Noi descriviamo comportamenti secondo le categorie di Mutantropia e osnoblosi e se inevitabilmente qualcosa simile a un giudizio ci è scappato, non è mai stato nei confronti di una persona, al limite di un personaggio pubblico.
      Conosci la differenza fra persona e personaggio? E fra pubblico e privato? Coraggio, non fare come i fan di Sorrentino, su... ;)

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  5. Essere prigionieri della visione dell'altro? A tutti è capitato, e in genere accade spesso, di trovarsi di fronte ad un dilemma: una di quelle situazioni apparentemente insolubili in cui qualsiasi strategia ha i suoi pro e i suoi contro.

    In questi casi qual è la cosa migliore da fare? Analizzare le possibilità e optare per la scelta che consenta di correre i minori rischi possibili e, allo stesso tempo, di garantire il risultato più alto. Il che spesso significa non ottenere il risultato migliore in assoluto, ma il migliore tra quelli che permettono di limitare i rischi.

    Ma la maggior parte delle volte la partita è infinita, o perlomeno è finita tanto quanto lo può essere un essere umano. E allora il gioco si complica: le manches sono molte, ma a tutti non interessa vincere la battaglia, ma la guerra.

    Può trattarsi davvero di una guerra dei nostri tempi o di una coppia di virus dispettosi o di una spericolata corsa in auto il sabato sera o di qualunque rapporto tra due persone.

    Sì, perché il dilemma del prigioniero è tutto questo. La chiave di volta “razionale” per risolvere tutti i dilemmi. Che spesso nasconde una certa dose di “irrazionalità”…

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  6. Salve ragazzi, altro che apateporia! Altro che odioso ricatto! Altro che ferale estorsione! C'è chi intrattiene rapporti di mercimonio con minorenni e chi fa come il carabiniere della celebre barzelletta! ;D
    http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_marzo_20/ricatto-moni-ovadia-diecimila-euro-le-foto-61d0db74-b006-11e3-a027-9deb5b03f50b.shtml

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  7. Cmq il fatto che Alessandra alla fine se lo sia tenuto in casa dimostra che avete avuto ragione anche questa volta. Sono allibita.
    Sembrate in contatto con una verità altra, per me incomprensibile e di cui nn volete parlare. Ho provato a consultare Info Technesya ma nn posso dire di averla trovata.

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  8. Non è una verità altra, è la conseguenza logica di un ragionamento. Ciao!
    ex-sinesthesys

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  9. Avete letto di quello schifo... di quella storia terribile... del padre di famiglia di Motta Visconti? Ha fatto una strage di sua moglie e dei due figli di 5 anni e 20 mesi?
    Avete visto che faccia ha lei? Era anche più anziana di lui. In questa vicenda ho rivisto questo vostro post.
    Ma come può un uomo fare una cosa così orribile?

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    1. Questo è il classico esempio di commento razzista. Ma va bene eh?

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  10. Cara Vecchia, Ileana ci segue da tempo e francamente non crediamo che le intenzioni del suo commento fossero razziste (Ile contraddicici se sbagliamo, eh? ;). Pensiamo siano piuttosto fisiognomiche, in riferimento al nostro post sull'antimutantropo involontario.
    Cara Ileana, grazie ma ci riconosci capacità e prerogative non nostre. E' vero, la moglie di quell'uomo (di quel pover'uomo, diremmo, condannato ad una vita di rimpianto) ha un'espressione volitiva e la sua età suggerisce un rapporto di sottomissione psicologica simile al nostro discorso sul mutantropo frustrato. Ma contemporaneamente non vorremmo dare facili soluzioni ad un dramma di simili proporzioni, davvero preferiamo tacere.
    Perché.... fisiognomica per fisiognomica... antimutantropo per antimutantropo... l'avete vista la faccia del PRESUNTO (perché tale è) assassino di Yara, vero? Per fortuna che era uno ossessionato dall'apparenza e dall'aspetto fisico.... :O

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  11. Hei, sono ricapitata qui per caso! Dovreste segnalare agli utenti se i loro commenti ricevono risposta.
    Io più che fisiognomica volevo segnalare l'espressione di lei, donna forte che mi ha fatto venire in mente la vs frase sulla "volitiva Alessandra" moglie-virago.
    E invece voi cosa volete dire sul presunto assassino di Yara, che è colpevole perché glie lo si legge in faccia? Cos'è, una provocazione?

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    1. Cara Ileana, capiamo che il caldo e il clima vacanziero diradino i commenti ai post e l'attenzione nella lettura ;p ma ti garantiamo che nessuno ha mai avuto l'intenzione di accusare di omicidio chicchessia per la sua faccia.
      In Italia, grazie al Cielo, esiste il giusto processo suddiviso in tre gradi di giudizio dove il suddetto avrà tutte le possibilità di dimostrare la propria innocenza e durante i quali ci auguriamo emerga la verità dei fatti.
      Resta il fatto che quella faccia rimane, con tutto ciò che comunica a chi, come noi, sa leggere. E su questo non possiamo farci nulla, se non citare una frase che certuni attribuiscono a Wilde, altri a Camus: "dopo una certa età ciascuno è responsabile della propria faccia". Ciaooo ;)

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