Notiamo una preoccupante tendenza della nostra società di inizio secolo, ma che mai come ora sembra la fine di un'epoca, tendenza che chiameremo "sacrificio del Mutantropo". Costui o si uccide come il nostro amico Uomo Gatto, oppure viene eliminato dal sistema come il cartaceo Uomo Ragno. Uccisi o suicidi, in entrambi i casi spremuti da chi ha monetizzato alle loro spalle.
Ma guardiamo l'Uomo Ragno. Tanto di cappello a Stan Lee per aver creato, in tempi di assurdi positivismi assoluti "alla Superman", un personaggio così complesso e problematico come il nostro Spider Man. Il buon Peter Parker, nome già goffo di per sé, ha vissuto un mutamento naturalmente imposto dal morso di un ragno radioattivo, che ha saputo sfruttare in senso mutantrogenico traendone vantaggio in modo evolutivo. Cioè ponendosi al servizio del prossimo, quindi non egonanista, e in accordo col suo stato di coscienza, quindi non conformista. E dopo anni di onorato servizio che cosa fa la Marvel di fronte a un personaggio forse commercialmente un po' ribollito? Lo sacrifica, cioè lo uccide. Sì certo, per poi probabilmente resuscitarlo sotto altrui spoglie, ma perché sottoporre una brava persona a un simile trauma? La Marvel si dimostra anche l'unica entità nel cosmo a dare una ragione QUASI interpretabile come "dignità artistica" (da dei pirla) a quel guitto di Max Pezzali, a suo tempo da noi già sufficientemente sbeffeggiato. Roba da matti! Ma alla fine è questo l'interesse dell'editore multinazionale, specchio fedele del villaggio globale in cui tutti siamo simpaticamente tenuti a vivere.
Villaggio globale che già decretò il suo verdetto nei confronti del buon Uomo Gatto e del, secondo alcuni, meno buono ma forse non meno patetico Michael Jackson, o della sua imitatrice (in senso esistenziale) Amy Winehouse. Prima osannati per determinati - sebbene discutibili - meriti di talento, poi centrifugati dal sistema e infine sgranocchiati dagli occhi rapaci dell'opinione collettiva. Che dire infatti del destino che sembra toccare all'ennesimo bamboccio-prodigio Justin Bieber? Baciato dal successo a 14 anni, e da allora idolo incondizionato delle teen-ager di questa generazione per canzonette pop dalla singolare insignificanza, oggi sottoposto a gogna mediatica per il mostro che l'han fatto diventare. L'opinione pubblica è concorde: deve accontentare i fan, fare il bravo e accettare qualunque compromesso gli venga richiesto, mica vorrà finire come quelle sciroccate di Britney Spears o Lindsay Lohan vero?
Eh già, il tanto paventato spauracchio Britney, quella dai capelli rasati e la faccia devastata dalle droghe e dall'alcool, la prima baby-girl che, sfruttata dai genitori in primis e dal sistema in parallelo, ha dato in pasto il corpo alle cupidigie pedofile di un millennio malato. Proprio lei ci suggerisce di parlare anche di una sua epigona, una delle più sconcertanti mutantrope di questo secolo, tale Venus Palermo in arte Angelic. Figlia di una famiglia mista che passa attraverso l'Ungheria e la Spagna, oggi è una 15enne inglese che dopo opportune sessioni di truccoparrucco è in grado di diventare una vera e propria bambola di carne. A suon di minigonne inguinali e occhioni sgranati si dona in pasto alla discutibile libido di personaggi che alla pedofilia aggiungono la ricerca di un rapporto con un essere artificiale, per essere assolutamente CERTI di evitare la messa in discussione. Grazie mille millennio! La madre 37enne, nel suo inglese stentato, controlla compiaciuta la lucrativa situazione e insieme alla giovane figlia sostiene teorie di felicità, evanescenza ed improbabile innocenza, come se Eva Ionesco non avesse già dato.
Ora... cosa consigliare alla povera Venus per non finire, se non suicida come l'Uomo Gatto, nemmeno nevrotica come il suo quasi coetaneo Bieber? Potrebbe avere 3 scelte:
1) Continuare a fidarsi della madre, lucrare fino in fondo sulla sua fama da Mutaspetto Esteriore e sperare ardentemente di non andar fuori di cotenna anche lei, rivelandosi Mutantropo conformista o mediocre.
2) Diventare indipendente e amministrarsi da sola, riuscendo a costruire un ego titanico che la sorregga come Madonna o Lady Gaga. Troverebbe un esempio più che valido anche nella Donna Vampiro.
3) Prendere coscienza, mandare tutti al diavolo e trovare un lavoro normale. Oppure continuare a fare questo, che in fondo le riesce benissimo, ma in modo diverso: più costruttivo ed olistico, quindi meno egocentrico/patico.
Cari amici, il nostro spettegulèss di fine d'anno non è fine a se stesso, becero gossip in cui tutti son bravi, e queste dinamiche purtroppo esistono da sempre o almeno da quando esistono quegli straordinari portatori d'osnoblosi che sono i democratismi moderni. Pensate all'hollywoodiano James Dean, ad esempio, o a Marilyn Monroe, o alle 3 grandi "J" del rock anni '60 (Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin), tutti appassionatamente insieme per incarnare il destino di un mito e la leggenda di un'epoca. Noi pensiamo invece che sia importante focalizzare la responsabilità mutantropica che tutti abbiamo verso il nostro essere, diventando consapevoli delle dinamiche ingannevoli a cui siamo costantemente richiamati, sottoposti e confrontati.
Siamo o vorremmo essere Mutantropi? Bene, non facciamoci sacrificare! iniziamo scegliendo almeno di non essere dei Mutantropi storditi! ;D
E già che ci siamo... BUON ANNO a tutti!!
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