Cari amici e follower, che cos'è la Sinestesia? Beh, la risposta è facile, la dà il dizionario ma a suo tempo ci abbiamo pensato anche noi. Nondimeno, visto che per citare una vecchia battuta, repetita giuventus, possiamo riassumerla così: un'esperienza che comporti la capacità di inferire informazioni suppletive rispetto a quelle fornite da una comunicazione su più mezzi, quindi coinvolgente più sensi. Per inciso, se queste "informazioni suppletive" si riferiscono ad almeno un archetipo e connettono con gli stati superiori dell'essere, allora abbiamo vera e propria Sinestesi.
Molta arte vuol essere multimediale, ovvero comunicare a più sensi, dalle arti tradizionali che parlavano a vista e udito (teatro e balletto, poi cinema), fino alle moderne installazioni più o meno tecnologiche. Ma queste opere raggiungono effetti sinestetici? Innescano processi mutantrogenici? Ecco, noi lo dubitiamo e per questo dileggiamo l'arte moderna. Vediamo un po' insieme perché, analizzando gli ultimi imperdibili capolavori che la stampa ci ha proposto. Va beh, siamo ironici, ma grazie al Cielo non mancano sia pur rare eccezioni:
LA GALLERIA DEI FALLIMENTI - Non capiamo se ci dia più fastidio il fatto che l'arte debba per forza trovare finanziamenti, quindi debba dipendere da un mercato, o il fatto che venga buttato alle belve tanto il possibile capolavoro quanto la bestialità più sconcertante, in uno svilente gioco di idioti che giudicano e finanziano altri idioti. Un'ars gratia pecuniae populi. Uno vuole pubblicare il senso della vita, l'altro fa quadri dalle livree delle formula 1, l'altro ancora personalizza i trofei di caccia. La pochezza intellettuale di queste idee è l'unica superiore a quella che trovi nelle gallerie d'arte. O in questa simpatica rubrica ;)
Ah, per rispondere al pazzo messianico: no, Bill Clinton non è l'Anticristo. Ci spiace, è un pirla borghesotto americano qualsiasi (per carità, più fortunato di altri). Al contrario di Excremento, che invece una personalità ce l'ha. Peccato solo per il progetto "Say Something", decisamente il migliore. Il problema è che doveva prima finanziarne un altro, il "think something before" ;D
SUPEREROI DI ALTRI TEMPI - Non tutti i supereroi sono Mutantropi, certo tutti possono rappresentare modelli mutantropici, o perlomeno etici. Responsabilizzano sul senso delle nostre azioni, ci aiutano a distinguere il bene dal male. E se il bene è eterno, allora anche nel rinascimento non dovevano essere molto diversi. A patto però di ignorare quel senso di furbizia da 4 soldi, di boutade fine a se stessa destinata solo a far notizia sul nulla. Sarebbe interessante uno studio che correli la mancanza di talento a quella di capacità intellettive, la pochezza delle idee come indice di modestia poietica.
IL PREMIO PIÙ INUTILE - Certo che Artisti per Frescobaldi poteva essere un'idea geniale: recuperare un modello di mecenatismo di altri tempi per promuovere vera arte fra i giovani, ovvero gli artisti maggiormente ai confini del mercato. Invece premiano 'sto tanghero (ci perdoni l'interessato) che ha avuto la grande idea di dipingere col vino. Arte dozzinale, da accademia, con spreco di risorse. E ovviamente, visto che non la puoi assaggiare, nemmeno sinestetica! (non abbiamo dati su quanto tempo impieghi a svanire il bouquet)
LE DIMENSIONI CONTANO! - Qui non c'entra nulla né la Sinestesi ma forse nemmeno la scultura, bensì la soddisfazione dell'ego di essere finiti nel Guinness dei primati. Già, ma un'arte così microscopica da non potersi vedere... allora è arte virtuale. Con una differenza: è persino più fragile di quella fisica. Ci compiaciamo con l'artista per una simile provocazione, utilissima alle nostre coscienze. Se solo... fosse un poco più diffuso il microscopio nei musei :p
LO SGUARDO SMASCHERANTE - Fotografia, arte monosensoriale, fuori posto in questa rubrica. Ma brava questa fotografa sovrappeso, ha creato uno strumento deosnoblotico. O almeno, un meccanismo per smascherare le ipocrisie. Ebbene sì, sono una cicciona, che male c'è? Non ho il diritto di vivere? Certo che ce l'hai, cara Haley Morris-Cafiero, ma non sarà certo una dieta a impedirti di farlo. Anzi nella norma fa bene, sarebbe quindi un gesto mutantropico! Smascheramento d'osnoblosi a fini mutantrogenici? Haley, se ci riuscissi saresti un genio!! :O
CONCERTO DEL DISPOSITIVO SPECIALE D'ASCOLTO - Se è vero com'è vero che la musica è una delle (in effetti poche) arti monosensoriali, è altrettanto vero che un concerto la rende parte di un'esperienza sinestetica: senti le fisicità e le esaltazioni che ti circondano, i commenti del tuo vicino, vivi la fatica dei musicisti, compatisci il loro sudore. Il DSd'A è capace di un sound professionale, quasi perfetto per una musica che oscilla fra i 70 e gli 80, chitarre alla Gilmour e voce alla Piero Pelù (come dire "i Pink Floyd suonano i Litfiba" ;) Ma alla bellezza e alla profondità dei testi aggiungono una complicazione, un tentativo ambizioso: lunghe letture del bassista sulla pietosa condizione dell'uomo e sulla necessità di superarla per vie spirituali. Fantastico! Tanti artisti, evocazione di archetipi, più livelli/mezzi di comunicazione, siamo davanti a Sinestesi quindi? Quasi. Perché qui qualcosa non funziona. Il gruppo vuole strafare, le parole lette sono troppe, diventano impossibili da seguire, annoiano, creano dileggio. Eppure sono scritte veramente bene, da un grande cervello e un bravissimo poeta. Ma il troppo ineluttabilmente stroppia, e i concetti sacri vengono sviliti. Peccato, ma i ragazzi sono veramente bravi, sappiamo che presto ci sorprenderanno!
L'IMMAGINE IMPIETOSA DEL TEMPO - Ancora fotografia, ancora arte monosensoriale ma che in questo caso colpisce lo spettatore in un archetipo: il tempo. La nudità femminile, la principale e forse più efficace causa di innesco della libidine nel maschio della specie umana, diventa qui motivo di amara riflessione sull'impietosità del tempo. Riflessione che riguarda tutti. Forse un po' fine a se stessa, è vero, ma in fondo non troppo. Alla fine ogni presa di coscienza contribuisce al Grande Lavoro che ce tocca fa'!
NON LUOGHI DEL CORPO E DELLA MENTE - Wow, restiamo impressionati davanti alla costanza di questo signore! E davanti alla sua intuizione! Cos'è il labirinto, a livello simbolico? È vero che il suo etimo deriva dalle parole latine labor intus, lavoro interiore? Ma allora siamo al capolavoro di Sinestesi! La mente avverte la minaccia della foresta, ambiente ostile, il corpo si perde nel dedalo dei cunicoli e interiormente si fa il lavoro. La destabilizzazione portata della natura ma guidata da mano umana, per questo si parla di arte. Peccato che l'abbia realizzata un uomo solo, ciò nega uno dei postulati della Sinestesi, nondimeno noi ci faremo ispirare dalla sua intuizione per una sinestesopera! Bravo!
ANIMAZIONI TOSSICHE - In un nostro celebre post, il primo (tanti anni fa, sigh) ad aver dato origine a una prima timida controversia, si diceva che il consumo di droga, per quanto in origine possibilmente mutantropico, era il classico gesto di autolesionismo degenerativo. Questo era definito una categoria residuale, che riguardava il cambiamento volontario nell'uomo ma non portatore di vantaggio, quindi non mutantropico, ma nemmeno innestante un cambiamento di stato di coscienza, quindi potenzialmente mutantrogenico. Solo autolesionismo ed estasi. L'unico commento che ottenemmo fu un (dicasi UNO) "siete matti". Ma questo piccolo gioiello dell'animazione spiega la cosa meglio di tante parole, bravi!
ARTIGIANATO MUTANTROPICO - Certo, il tatuaggio, artigianato spesso di eccelsa fattura che incide un cambiamento nella nostra pelle. Beh, sempre e solo a livello di mutaspetto esteriore, eh? ma a volte può servire per quel poco di autostima necessaria per rimanere in piedi nelle difficoltà della vita. Ehm... forse non esattamente nei casi in esame... A proposito di autolesionismo degenerativo, a questo punto forse era meglio la droga, no? ;) Orsù, non prendeteci troppo sul serio, ognuno deve star bene nella propria pelle, persino la donna vampiro e l'uomo gatto (buonanima), in ogni caso tutti hanno il diritto di rovinarsi la vita come più gli aggrada ;)
ARTE DI STRADA, VITA NELL'ARTE - Ancora arte monosensoriale e sì, le nostre città fanno schifo e l'arte può fare qualcosa per migliorarle. Quindi un'opera pittorica, monosensoriale per definizione, può aiutarci a vivere meglio e il vivere, si diceva, è la principale delle esperienze sinestetiche. Come arte qualcuno potrebbe trovare quella in oggetto leggermente minacciosa, e non senza ragione. Ma secondo noi è più divertente che inquietante, anzi... da quel punto di vista il grigiore precedente era peggio.
MASCHERE SINESTETICHE CONTROPRODUCENTI - Ebbene sì, lei, Lady Gaga, la reginetta della maschera più o meno molesta, la star che camuffa la mancanza di talento con l'abbondanza di camuffo. Stavolta ha esagerato persino per il suo stesso gusto, perché il corpo ha un limite e alla fine il troppo stroppia. Ha voluto un'esperienza sinestetica estrema? Bene, ha fatto di se stessa un'opera d'arte: La Patetica Camuffata! ;D
L'ESSERE UMANO OLTRE LA DIVISA - Per carità, non c'è arte più monosensoriale della fotografia, non vogliamo certo suggerire il contrario. Ma anche in questo caso si va oltre, creando una provocazione veramente radicale con un'immagine che più che fotografia è fotoritocco. Lo specchio simbolo-archetipo di noi stessi, la nudità e la divisa simboli altrettanto fondamentali. Chi siamo noi davanti allo specchio? E cosa diventiamo senza la nostra maschera, ovvero la divisa del quotidiano? Dove finisce il militare e comincia l'essere umano? Chiediamocelo più spesso, davvero. Allo stato di coscienza l'ardua sentenza!
LA DANZA COME LIBERAZIONE - Certo, qui non si tratta di vera arte, ma di espressione corporale a fini liberatorii. Si diceva nel post Mutantropia e Devianza Sociale che nei regimi totalitari la devianza poteva assumere uno scopo evolutivo, nel senso qui di liberatorio. Forse non tutti ci hanno compreso - l'accusa di essere "difficili" persiste intatta - facciamoci allora illuminare da questo bell'esempio!
UNA VITA NELLA PLASTICA - Quest'opera in effetti è interessantissima, veramente sinestetica. La vita non solo su un rifiuto, ma per di più particolarmente dannoso e inquinante, una delle vergogne dell'umanità. Resta dubbio il senso della provocazione: un impiego alternativo salva più di quanto non condanni, quindi implicitamente giustifica. Se è possibile vivere su un veleno, allora forse non è veramente tale. Forse anche in questo caso la volontà di stupire o sorprendere è superiore alla capacità di provocare le categorie estetiche, o almeno la coscienza, della propria epoca.
IL FALSO BRANO UFFICIALE DI EXPO - Qui la sinestesia è data dal brivido che ogni italiano, specie se milanese, prova nel vedere che fine sta facendo l'esposizione internazionale 2015, apparentemente destinata a naufragare miseramente con sovrapprezzo di gran figura di m. internazionale. Una volta tanto la rivista Wired, da noi non sempre compresa e apprezzata, dà la giusta lettura alla sconcertante proposta (sedicente) musicale. Però siamo stanchi, davvero... TROPPO STANCHI!
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A LATERE:
Ci ha commosso circa un mese e mezzo fa la morte di Masaru Emoto. Lì per lì non volevamo darne notizia per non continuare a pubblicare coccodrilli (quest'anno è stato veramente terribile!). Però l'argomento artistico - ricordiamo che per noi l'arte è ancella dell'anima - insieme all'importanza dell'uomo ci impediscono di far passare la cosa sotto silenzio. Quest'uomo sensibile e gentile era entrato in contatto con uno dei grandi misteri della terra, ed è il caso di dirlo, cioè del pianeta in quanto ambiente fisico nel quale viviamo: l'informazione recepita e trasportata dall'acqua. Aveva intuito la funzione dei campi morfogenetici e la grande potenzialità del suono e degli stati d'animo in un campo quantico dominato dall'entanglement. Se l'acqua finalmente sta diventando diversa da quell'“ambiente neutro” che la scienza l'ha sempre condannata ad essere, se stiamo per scoprirne le infinite potenzialità in ogni campo dell'esistere umano o oltre, questo sarà soprattutto grazia a lui.
Addio Masaru, la vibrazione della tua vita continua a propagarsi nel grande ambiente liquido che è l'universo.
A PROPOSITO:
vi preghiamo di scusare l'aggiunta tardiva, sapete che non è nostra abitudine farlo, ma dopo aver citato l'immenso Masaru Emoto non potevamo che cogliere l'occasione per stroncare lo specchietto per allodole chiamato Eunoia II. Molti di voi rimarranno sorpresi per questa nostra presa di posizione, perché l'opera sembra utilizzare schemi neuronali, per quanto emotivi, e l'artista in fondo siede in un ottagono diviso in raggi, o ogdoade, simbolo sacro/archetipico che dà origine a 48 postazioni che seguono un'indicazione tratta nientemeno che da Baruch Spinoza. Certo, l'apparenza è questa, ma se non fossimo in grado di andare oltre le apparenze allora noi che ci staremmo a fare? ;)
A prescindere da valutazioni formali, del tipo: non si tratta di Sinestesi perché c'è un'unica artista e comunque manca l'interazione con lo spettatore che può solo rimanere impressionato (l'articolo giustamente definisce "impressionante" l'opera, peccato che non ne colga la valenza negativa), quindi passivo.... a prescindere da simili valutazioni, si diceva, a noi non resta che osservare che:
- l'artista sembra totalmente ignorare i veri poteri della mente, quelli ad esempio scoperti da Emoto, e ha bisogno di un ammennicolo tecnologico per creare un effetto whatsoever
- ammennicolo tecnologico che è l'unica chiave di volta dell'opera, la quale impressiona semplicemente per il suo funzionamento tecnico. Un po' come se qualcuno avesse voluto fare arte nel medioevo con un trattore (cosa peraltro possibile, in linea teorica, ma per le ragioni qui elencate non sembra questo il caso)
- tutto il resto risulta quindi orpello: il fatto che l'artista sia seduta in un ottagono, ad es - sarebbe stato uguale se fosse stata su un water - o i 48 stati emotivi di Spinoza, che avrebbero potuto essere un qualunque altro numero formulato da chiunque, Pippo Baudo o Tiziano Ferro compresi ;)
- in ogni caso questo continuo riferimento all'emotività becera rappresenta un ulteriore limite di un'opera già di per sé discutibile. A chi interessano le emozioni di questa ragazzotta d'origine coreana? Davvero le mere emozioni di chicchessia hanno un'utilità qualsiasi?
- ma ciò che però è peggio secondo noi è che così facendo vengono sviliti dei simboli importanti, i quali, anziché evocare archetipi e lavorare sugli schemi neuronali inferendo informazioni suppletive, risultano mera decorazione delle paturnie emotive della ragazzotta di cui sopra
- il risultato non può che cadere nella passività più inutile per lo spettatore, che davvero non ha modo di andare oltre l'“impressione”, cosa tipica della più dozzinale e inefficace arte multimediale di oggi. Era necessario un ulteriore baraccone tecnologico? Siamo veramente perplessi.
Cari lettori e follower, come vedete l'osnoblosi trama nell'ombra ad ogni piè sospinto e ad ogni livello. Sapete quanti grulli sono convinti che quest'oggetto sia l'ultima frontiera dell'arte multimediale/simbolica/psicologico-mentale? Un esempio pescato a caso dalla rete, dove in una crisi di vuoto ideologico, cioè non sapendo più cosa inventarsi, questi signori fanno indebiti paragoni con la spiritualità (comunque, a proposito di pochezza di idee, in rete quasi non ci sono recensioni dell'opera, solo stanche ripetizioni della cartella stampa). E invece si tratta di mera contraffazione della Sinestesi, ennesimo specchietto per allodole concepito da una persona certo più mistica che pensante, finalizzato alla sola sorpresa, incapace di impulsi mutantrogenici o di prevenire apateporie di sorta. Suggeriamo all'esimia Lisa Park un piccolo cambiamento nel nome: da Eunoia a Caconoia! O... una facile abbreviazione potrebbe bastare? ;P
Oooh, qualcuno doveva pur dirlo!
Bravi bravissimi eccezionali! Come parlate di arte voi nn lo fa nessuno, grazie!
RispondiEliminaConcordo con gli entusiastici attestati di stima, sapete bene che vi seguo solo quando parlate d'arte, anche perché siete veramente unici. Anzi mi chiedo perché vi ostiniate a parlare d'altro.
RispondiEliminaSaluti!
Io invece non condivido nessun entusiasmo. Questi articoli mi sembrano tutti ridondanti e pieni di termini incomprensibili.
RispondiEliminaCosa vuol dire "queste opere raggiungono effetti sinestetici? Innescano processi mutantrogenici?" Mi sembra che amate più la vostra dottrina piuttosto che il comunicare qualcosa a qualcuno. Volete che legga tutto il blog? NON CE LA POSSO FARE!
@Anonimo: grazie, davvero troppo buono.
RispondiElimina@Esthetron: guarda, questo commento da te non ce l'aspettavamo proprio! Cosa vuol dire che ci ostiniamo a "parlare d'altro"? D'altro cosa, scusa? Secondo te l'arte non deriva dalla cultura, di più, dall'inconscio collettivo? Da quello che certi studiosi chiamano "mondo dell'astrale"? E questo a sua volta non è il frutto dei finti desideri, delle stupidaggini, dei valori vuoti che il potere o chi ne ha interesse inculca nella testa dei grulli (ovvero la maggioranza non silenziosa)? Sai cosa cantava Battiato? "Un vecchio cameriere, anche la sua coscienza, getta sulla terra dolore e sofferenza". Finché nella nostra società c'è qualcuno che pensa minkionate, queste rovinano l'intero inconscio collettivo. Davvero, il nostro mestiere consiste nel dileggiare gli astrali di chi non pensa, nel distruggere falsi e ridicoli miti, nell'essere iconoclasti nei confronti dell'idiozia collettivizzata da biechi interessi, è l'origine stessa della nostra estetica, che si prende una responsabilità veramente radicale. E, al contrario del conformismo dominante, abbiamo il coraggio di perseguirla fino in fondo, nell'ambito ovviamente delle nostre possibilità.
@Massimo: caro, bentornato. Ma cosa possiamo dirti? Non hai voglia di leggerti il blog, comprensibilmente cresciuto un po' a dismisura? Prendi come riferimento il thread "ricapitolando" che trovi qui a destra. Se vuoi ne scriviamo un post ulteriore, perché in effetti forse tu hai avuto il coraggio di esprimere una cosa che i più pensano ma non ammettono. Sei stato anticonformista, grazie! :)
Il vostro approccio è certamente interessante, ma forse anche un po' romantico, quasi velleitario. Era Leonardo l'"uomo completo" del Rinascimento, oggi siamo tutti specializzati. Ed è vero che specializzazione vuol dire separazione.
EliminaContinuerò a seguirvi nonostante preferiate la sintesi all'analisi! %)
Sì ma cos'è questa storia del gioco di idioti che giudicano e finanziano altri idioti? Cosa pretendete, che siano soltanto professorini come voi a giudicare l'arte? La gente nn si deve permettere? O può farlo solo Morgan?
RispondiEliminaA volte fate veramente inkzzr...
Ciao Jacopo, benvenuto e grazie per metterci a parte dei tuoi sentimenti :) Ma grazie soprattutto per darci modo di spiegarci meglio, in effetti è vero che ci siamo fatti prendere un po' dalla foga per - speriamo comprensibili - ragioni biografiche. Hai ragione: tutti devono poter giudicare l'arte, non solo dei professorini di mnk come noi :P Però... scusaci se ci fa incavolare il fatto che oggi, nel 2014 esattamente come nel medioevo, la nostra sedicente civiltà non è riuscita ad assegnare all'artista il posto che merita e lo costringe alla più avvilente delle pratiche: la piaggeria conformista, come questa carrellata e altri post dimostrano. L'artista, oggi come nel medioevo, non sa come vivere della propria arte e o lusinga un potente o è ridotto a far capire il suo genio (ammesso che ce ne sia) agli ignoranti, pratica in cui, scusaci, ci troviamo invischiati anche noi e scusaci se ci fa veramente girare le scatole.
EliminaPOI questa carrellata ci fa intuire che di genio in gioco ce n'è veramente poco (ammettiamo però di aver seguito un articolo, cioè di non aver verificato la qualità dei progetti di successo), nondimeno il nostro messaggio ci sembra chiaro, se proprio non condivisibile: così come l'ingegnere lo giudica un tecnico, ci piacerebbe che l'artista potesse vivere di giudizi disinteressati di chi di arte ne capisce qualcosa. Invece c'è marketing, fortuna karmica o, come in questo caso, lotteria popolare.
Ma forse... forse è proprio così che deve andare....
Uuuuh, ce l'ho fatta ad arrivare fino in fondo a questo post sfiancante! Ho letto tutti i link, tranne quelli al vostro blog che ho già letto a suo tempo. Scusate ma i vostri post, ancorché quasi illeggibili, mettono un po' di depressione addosso. L'arte sembra tutta spazzatura fatta da incapaci che vogliono solo sorprendere senza talento (salvo pochissime eccezioni). Possibile che siamo ridotti a questo stato? Possibile che non riusciate a godervi una mostra in santa pace senza criticarla per... pochezza mutantrogenica piuttosto che enormità osnoblotica? :D
RispondiEliminaAh ah ah, grazie Renata per questo divertentissimo commento! Ci fa sempre un po' d'effetto l'essere citati ;)
RispondiEliminaCarissima, due domande, cosa intendi per post illeggibili? Lo sono per lunghezza? Su quest'ultimo ammettiamo la nostra colpa, ma è anche vero che non davamo delucidazioni (sin)estetiche da troppo tempo e in fondo il blog di arte parla. O intendi che i nostri termini sono difficili? Ti anticipiamo che presto avrai una sorpresa!
Seconda domanda: cosa intendi per depressione? Carissima, ovviamente anche noi come tutti andiamo a mostre e ci divertiamo, godendo delle opere che vediamo. Se meritevoli, però. Insomma tu non condividi la nostra impressione che il mercato dell'arte abbia un po' toccato il fondo? Che veramente oltre alla sorpresa e all'entertainment, categorie da noi a suo tempo etichettate come funzionali all'osnoblosi, non ci sia quasi niente? E noi, strenui difensori oltre che propugnatori di Mutantropia e Sinestesi, non dovremmo segnalarlo con tutte le nostre forze?
Comunque trovi la nostra critica eccessiva? Liberissima, ma sai cosa ti rispondiamo, in amicizia? Che di siti pieni di recensioni conformiste e creatrici di consenso, che per non sbagliare copiano la cartella stampa dell'artista o del suo agente, in giro ne trovi a migliaia. Cosa cerchi TU qui da noi?
Un bacetto :*
Heyyy, ma cos'è sta storia? Dov'è la vostra verve caustica? Avete salvato una serie di progetti, addirittura due di seguito! Ma... vi state ammorbidendo? Che teneriniiii ;-D
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