21 novembre 2013
Mini-Apateporia della Settimana sull'Egonanismo Fragile: il caso Paolini
Su Gabriele Paolini è già stato detto tutto. Noi ci limitiamo a riportare, sgomenti, la notizia.
Anche se non ha nessuna connessione con noi, troviamo Paolini un personaggio assolutamente interessante perché:
- quando ha deciso di diventare disturbatore televisivo ha utilizzato la tecnologia per un processo mutantropico
- questo però, proprio per il suo successo, si è presto cristallizzato intorno al suo egonanismo
- trattandosi di una personalità fragile (al contrario del suo "collega" Mauro Fortini) e immatura, la situazione l'ha portato a un processo degenerativo
- la deriva s'è presentata con discorsi superonistici e deliranti, ma in realtà ipocriti e osnoblotici, sulla pena di morte contro pedofili e stupratori
Alla fine, similmente a Michael Jackson, altro egonanista fragile e - secondo il parere degli scriventi - altro successo ben al di là dei suoi (indiscutibili ma ben pochi) meriti, ha concretizzato la propria autopercezione vincente o "titanica" nei confronti di personalità ancora più deboli e immature della sua, tipicamente quelle infantili o adolescenziali. Cioè quelle più esposte alla fascinazione mediatica, l'unica che alla fin fine il fragile Paolini poteva vantare.
Questo post dovrebbe essere connesso a quello sulla tecnologia. E forse dovremmo coniare il concetto di mostro autopercettivo mediatico. Quanta tristezza però...
Che mmerda, dovrebbero ammazzarlo un tipo simile!
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